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SI TRATTA DI UNO DEI VARI DISEGNI PREPARATORI ESEGUITI PER IL QUADRO DI ANALOGO SOGGETTO, TERMINATO DA HACKERT NEL 1785 ED ORA A NAPOLI, GALLERIA NAZIONALE DI CAPODIMONTE. A CHANTILLY, MUSéE CONDé, ESISTE UN'ALTRA VERSIONE DIPINTA, FIRMATA E DATATA 1783 E DI MINORI DIMENSIONI, GIà INVENTARIATA COME "SCHIZZO PER LA CACCIA A CARDITELLO DI CASERTA" NELLA QUADRERIA DEL PRINCIPE DI SALERNO, DAL QUALE VENNE DONATA AL MUSEO DI CHANTILLY NEL 1854.
LA VASTA COMPOSIZIONE DI HACKERT A CAPODIMONTE RAFFIGURA UNA GRANDE CACCIA AL CINGHIALE, ORGANIZZATA A CARDITELLO DA FERDINANDO IV IL 3 DICEMBRE 1783 IN ONORE DELL'INFANTE DI PARMA. NEL DISEGNO, ESEGUITO MENTRE HACKERT ERA AL SEGUITO DEL RE, L'ARTISTA SI CONCENTRA SUL VASTO PAESAGGIO DEL "SITO REALE", TRASMETTENDO L'EFFETTO NOSTALGICO DELLA LUCE AUTUNNALE. NELLA VISIONE STRANIANTE DEI VASTI PRATI GRANDE IMPORTANZA è CONFERITA DA HACKERT ALLE FIGURE, LE CUI TENUTE DA CACCIA SONO DESCRITTE CON LA STESSA ATTENZIONE RISERVATA ALLE BARDATURE DEI CAVALLI ED AI MANTELLI DEI CANI. NE SCATURISCE UNA RESA FEDELE DELL'EVENTO CHE NON SMARRISCE QUEL SENTIMENTO ROMANTICO BEN COMPRESO DA GOETHE NEL 1811: "PHILIPP HACKERT DOVEVA PARTECIPARE A TUTTE LE CACCE DEL RE PER POTER CONOSCERE ED OSSEVARE TUTTO ATTENTAMENTE POICHé MOLTE DI QUESTE COSE DOVEVANO ESSERE DIPINTE. IL RE ORDINò UN GRAN QUADRO LUNGO QUATTORDICI PIEDI, UNA SPECIE DI CACCIA AD INSEGUIMENTO AL ZINGARO. A QUESTA SEGUí UN'ALTRA CACCIA AD INSEGUIMENTO A CARDITELLO. L'AUTUNNO E L'INVERNO FURONO TRASCORSI A FARE BOZZETTI." (CF. J.W. GOETHE, PHILIPP HACKERT. LA VITA, EDIZ. A CURA DI M. NOVELLI RADICE, NAPOLI, 1988, P.64). PER LA BIOGRAFIA DI HACKERT GOETHE SI BASò SUGLI SCRITTI DEL PITTORE E SUL DIARIO DI RICHARD PAYNE KNIGHT, CHE AVEVA COMPIUTO UN VIAGGIO IN ITALIA MERIDIONALE INSIEME AD HACKERT ED AL PITTORE CHARLES GORE. L'ABILITà DI HACKERT COME PUNTUALE CRONISTA DEGLI EVENTI MONDANI DELLA VITA DI CORTE NAPOLETANA FU PARTICOLARMENTE APPREZZATA DAL RE, AL QUALE LO STESSO GOETHE ATTRIBUISCE LA SEGUENTE FRASE, INDIRIZATA ALL'ARTISTA AL LAVORO: "QUANTO DAREI PER SAPER DISEGNARE SOLO LA DECIMA PARTE DI QUEL CHE SAPETE VOI [...]" (OP.CIT., P.63).
LA VASTA COMPOSIZIONE DI HACKERT A CAPODIMONTE RAFFIGURA UNA GRANDE CACCIA AL CINGHIALE, ORGANIZZATA A CARDITELLO DA FERDINANDO IV IL 3 DICEMBRE 1783 IN ONORE DELL'INFANTE DI PARMA. NEL DISEGNO, ESEGUITO MENTRE HACKERT ERA AL SEGUITO DEL RE, L'ARTISTA SI CONCENTRA SUL VASTO PAESAGGIO DEL "SITO REALE", TRASMETTENDO L'EFFETTO NOSTALGICO DELLA LUCE AUTUNNALE. NELLA VISIONE STRANIANTE DEI VASTI PRATI GRANDE IMPORTANZA è CONFERITA DA HACKERT ALLE FIGURE, LE CUI TENUTE DA CACCIA SONO DESCRITTE CON LA STESSA ATTENZIONE RISERVATA ALLE BARDATURE DEI CAVALLI ED AI MANTELLI DEI CANI. NE SCATURISCE UNA RESA FEDELE DELL'EVENTO CHE NON SMARRISCE QUEL SENTIMENTO ROMANTICO BEN COMPRESO DA GOETHE NEL 1811: "PHILIPP HACKERT DOVEVA PARTECIPARE A TUTTE LE CACCE DEL RE PER POTER CONOSCERE ED OSSEVARE TUTTO ATTENTAMENTE POICHé MOLTE DI QUESTE COSE DOVEVANO ESSERE DIPINTE. IL RE ORDINò UN GRAN QUADRO LUNGO QUATTORDICI PIEDI, UNA SPECIE DI CACCIA AD INSEGUIMENTO AL ZINGARO. A QUESTA SEGUí UN'ALTRA CACCIA AD INSEGUIMENTO A CARDITELLO. L'AUTUNNO E L'INVERNO FURONO TRASCORSI A FARE BOZZETTI." (CF. J.W. GOETHE, PHILIPP HACKERT. LA VITA, EDIZ. A CURA DI M. NOVELLI RADICE, NAPOLI, 1988, P.64). PER LA BIOGRAFIA DI HACKERT GOETHE SI BASò SUGLI SCRITTI DEL PITTORE E SUL DIARIO DI RICHARD PAYNE KNIGHT, CHE AVEVA COMPIUTO UN VIAGGIO IN ITALIA MERIDIONALE INSIEME AD HACKERT ED AL PITTORE CHARLES GORE. L'ABILITà DI HACKERT COME PUNTUALE CRONISTA DEGLI EVENTI MONDANI DELLA VITA DI CORTE NAPOLETANA FU PARTICOLARMENTE APPREZZATA DAL RE, AL QUALE LO STESSO GOETHE ATTRIBUISCE LA SEGUENTE FRASE, INDIRIZATA ALL'ARTISTA AL LAVORO: "QUANTO DAREI PER SAPER DISEGNARE SOLO LA DECIMA PARTE DI QUEL CHE SAPETE VOI [...]" (OP.CIT., P.63).